Un anziano non s’improvvisa, per farne uno occorrono anni …
Laboratori esperienziali di Arti per la Salute e sviluppo della consapevolezza del sé, nell’ottica di collaborazione tra la FISIeO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori) e Kairos Associazione di Volontariato di Caserta, secondo il loro protocollo d’intesa.
L’idea nasce dalla volontà di esprimere sul territorio di Caserta solidarietà sociale, umana, civile e culturale delle due Associazioni, che pongono al centro del loro interesse l’uomo come individuo nelle sue varie fasi della vita, compresa la terza età.
Il progetto è stato realizzato nel 2012.
- Obiettivi di prevenzione e finalità del progetto
Promuovere l’informazione e la conoscenza sugli stili di vita o le buone abitudini per mantenere le proprie condizioni di benessere durante tutto il ciclo di vita; - Stimolare lo svolgimento di attività motorie e la pratica quotidiana di ginnastiche dolci;
- Far vivere il cambiamento non come limitazione, ma come nuova possibilità per coltivare interessi e passioni;
- Aprirsi alla conoscenza di tecniche alternative, come lo shiatsu e le altre discipline olistiche naturali proposte;
- Guardare, all’anziano e alla sua salute non solo a livello fisico, ma anche psichico, emozionale e spirituale.
Aspettative
- La frequenza continuativa poteva consentire un reale godimento, una interessante aspettativa nei benefici ed un sicuro sviluppo della consapevolezza del proprio essere fisico, emozioni, mente e spirito.
- i laboratori potevano essere occasione di importanti sinergie di collaborazione fra diverse figure professionali: psicologi, medici, naturopati, operatori shiatsu.
Destinatari
Destinatari del progetto sono stati gli anziani iscritti al Centro Sociale polivalente per l’anziano della città di Caserta, con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Caserta. I Centri Sociali Polivalenti per anziani, previsti dalla legge regionale 21/89, sono strutture destinate allo svolgimento di attività ricreative e culturali. Il loro scopo è quello di favorire l’integrazione sociale degli anziani e la loro partecipazione alla vita cittadina, prevenendo e neutralizzando ogni possibile rischio di isolamento ed emarginazione.
In un’ottica di solidarietà umana e culturale, Il prendersi cura non solo degli aspetti fisici, ma anche psichici, emotivi, sociali, permette all’anziano di avere maggiore fiducia in se stesso e nelle proprie possibilità. Egli acquisisce la consapevolezza che l’età che avanza è il naturale prosieguo di ciò che si era prima e che può rappresentare un nuovo ed altrettanto interessante stadio della vita, non necessariamente legato alla patologia.
Si è voluto guardare all’anziano per come si presenta: con le sue fragilità, i suoi desideri, le aspettative, le illusioni, le risorse sorprendenti che sa mettere in gioco, le preoccupazioni che lo accompagnano, i disagi e le meravigliose emozioni che si porta dentro.
Laboratori
I laboratori hanno consentito la pratica del contatto empatico, auto-shiatsu, stiramenti, ginnastiche dolci ed energetiche, trattamenti in coppia, pratiche di rilassamento e di respirazione.
I destinatari, sicuramente collocabili nella terza età, godevano di autonomia psicofisica, non colpiti da patologie particolarmente limitanti. Possiamo definirli come “la fascia più giovane della terza età”. Fra i partecipanti c’erano diverse coppie (moglie e marito), che ormai libere da impegni
potevano dedicarsi un po’ di quel tempo, che prima dedicavano soprattutto al lavoro e alla famiglia; oggi potevano utilizzarlo per ritrovarsi con coetanei e vivere più serenamente il proprio tempo.
I laboratori con cadenza settimanale hanno coinvolto il gruppo nella pratica di ginnastiche dolci, pratiche di respirazione, di ascolto del corpo e del proprio interiore, attingendo a forme pratiche di qigong, di stretching molto intenzionali dei meridiani energetici, a forme facilmente accessibili di auto-shiatsu.
Sin dall’inizio abbiamo voluto dare un’impronta partecipativa attiva del gruppo, lasciandoli sperimentare il contatto, con un’assistenza non ingombrante e ridotta all’essenziale, e la pressione shiatsu sulle spalle, le braccia e le mani del compagno/a ricevente. Ci siamo soffermati di più sulle spalle e sulle mani. più accessibili, più governabili e più rispondenti sia in termini di contatto comunicativo che in termini energetici.
Il progetto ha impegnato diverse professionalità: da un lato professionisti delle arti per la salute, come lo shiatsu e la naturopatia, e dall’altro la competenza professionale di psicologi e psicoterapeuti, sviluppando sinergie con l’obiettivo di “prendersi cura” dell’anziano attraverso “un approccio globale integrato” per migliorare la qualità di vita.
I laboratori settimanali sono stati allegri, gioiosi; volevano sperimentare. Spesso i partecipanti portavano in casa quello che avevano imparato e, tornando, condividevano la loro esperienza e le sensazioni provate sia come operatori che come riceventi. Shiatsu, quindi, come risorsa da mettere in campo sia durante che dopo il laboratorio e opportunità comunicativa non verbale e di ascolto di sé e del proprio partner: sperimentavano con curiosità e partecipazione un modo nuovo
di avvicinarsi all’altro, di dare, di fare con la tenerezza e la delicatezza che solo un anziano sa mettere in campo.
L’obiettivo era cercare di far vivere il cambiamento avvenuto (passaggio dalla fase di lavoratore attivo a quello di pensionato non inattivo) non come una limitazione, ma come nuova possibilità di coltivare interessi e passioni.
Il progetto è durato circa tre mesi con incontri settimanali di circa 2,5 ore, durante le quali sonostate proposte le pratiche descritte.